Pubblicità in un sito web: quando conviene iniziare ad usarla

Il vostro sito è online. Avete buttato sudore, fatica, rinunciato ad ore di sonno per il vostro progetto e ora, giustamente, vorreste ritornare nell’investimento ed iniziare a guadagnarci qualcosa.

Giusto, corretto, cristallino, oserei dire! Facciamo però le cose fatte bene, che son quelle son solite funzionare al meglio.

Abbiamo dedicato un’intera sezione alla monetizzazione di un sito web: oggi parliamo della sola pubblicità, di quando utilizzarla accennando anche a come farlo.

Innanzitutto possiamo distinguere varie forme di pubblicità che ci possono far guadagnare con un sito:

  • pubblicità che paga in base ai click fatti (ad esempio Google Adwords o altri sistemi simili);
  • pubblicità che ci paga un tot a periodo (es. vendita diretta ad inserzionisti);
  • pubblicità che ci paga un tot a pagina [o meglio ad esposizione pubblicitaria] (anche qui ce ne son molti, tra i quali Google Adwords, circuiti di vendita diretta o di vendita per terzi)
  • pubblicità che paga in base alle vendite fatte da terzi (Tradedoubler, Zanox, Amazon e molti altri);
  • pubblicità indiretta e/o ospitata (es. redazionali, link esterni, sponsorizzazioni, donazioni etc etc)

Nella maggior parte dei casi, il valore che possiamo ricavare è funzione diretta di tre parametri maggiori:

  1. il numero di volte che la nostra pubblicità viene vista (e quindi, il numero di pagine viste del nostro sito);
  2. l’autorevolezza del nostro sito (siti più autorevoli sono più ricercati e, di conseguenza gli inserzionisti sono disposti a pagare di più per esservi presenti);
  3. il ritorno che un’esposizione pubblicitaria genera (se il vostro sito è tematizzato su settori premium – es. alta moda, mutui, prestiti etc – avrete maggiori ritorni rispetto ad un sito che parla, per dirne una, di chiodi da legno).

Questi tre parametri, ai quali ne corrispondono o sono legati altre decine, sono legati tra loro. Avere un sito autorevole, di qualità, leader del settore, comporta, quasi sicuramente, un ritorno maggiore, anche se, spesso un numero di visite minori: è difficile – infatti -essere il migliore in un settore generalista; è più probabile lo siate in settori di nicchia, meno visitati dal pubblico generalista.

Provare, poi, ad aumentare il numero di esposizioni, mantenendo costante il numero di visite (o – per dirla più chiaramente – mettere 8-10-15 se non di più pubblicità su ogni singola pagina) se nel corto periodo può portare ad un (modesto) aumento dei ritorni, nel medio-lungo termine comporta una diminuzione dell’autorevolezza e del ritorno pubblicitario.

Che fare quindi?

Lavorate sulla qualità, sui buoni contenuti fino a raggiungere numeri consistenti di visualizzazioni! Coccolate i vostri utenti: non inondateli di pubblicità in ogni posizione. Aspettate che i numeri vengano a voi e non viceversa: solo quando riuscirete a fare un valore di esposizioni ragionate sulla monetizzazione.

Lo so che volete un numero, un valore che dica: il momento giusto è quando si fanno X pagine viste. Però tale numero è difficile da dare: dipende dalle vostre aspirazioni ed aspettative, dal tempo dedicato e da molti altri fattori. Sappiate che, mediamente, potrete ricavare da 2 a 5 euro ogni mille pagine viste; se il vostro sito tratta tematiche particolarmente efficaci, tale valore può decuplicarsi, se, viceversa, parlate di argomenti generali, anche un euro per mille visualizzazioni rischia di essere un’utopia.

Come vedete, è difficile fare una stima esatta: dipende da troppi fattori, a volte imprevedibili e/o casuali. Se, per concludere, il vostro scopo è quello di ricavare uno stipendio medio da un sito web, dovreste creare un sito che tratti di argomenti non di massa e riuscire ad attrarre almeno 5.000 visitori al giorno. Tenete presente, e lo ribadisco, che son numeri medi, generici e che tutto cambia in base al settore ed all’autorevolezza che raggiungerete; con 5.000 euro al giorno potreste viverci dignitosamente, potreste viverci alla grande se operate in settori particolarmente remunerativi o, di contro, prenderci solo il caffè la mattina se parlate di argomenti poco attrattivi.

 

 

 

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