Creare un sito web: l’analisi preliminare

L’analisi preliminare è l’operazione più importante e delicata nella creazione di un sito web.

Evitarla di netto o farla male significa nel 99.99% dei casi che il sito realizzato sarà, nel migliore dei casi, incompleto o limitato. Prestateci attenzione e dedicateci del tempo.

In cosa consiste?

Semplice e complicato allo stesso tempo: un sito web deve avere un perché, deve aspirare al superamento di obiettivi, deve esser efficace. Affinché si riesca a soddisfare tali aspirazioni, chi sta pensando di realizzare un sito web deve ipotizzare e valutare:

Per ognuno di questi libri si potrebbe scrivere un articolo, se non un libro completo. Vediamoli negli aspetti principali.

Costi di realizzazione di un sito web

Non parlo solo del costo iniziale del sito, intendo tutti i costi, visibili e/o nascosti derivanti. Se per fare un sito, bene o male, il costo iniziale è stimabile abbastanza facilmente (basta, alla fine, chiedere un preventivo e si saprà, al netto di tutte le variabili annesse) è meno intuitivo capire gli altri costi successivi.

Dovete considerare in tale voce, una parte di costi fissi iniziali (diciamo tra i 1000 e i 10.000 euro per dare un numero…) e annuali (il costo del dominio, del server, della manutenzione e delle eventuali licenze annuali: anche qui per dare un numero a caso, poniamo sui 500-2.500 anno). A questi vanno aggiunte altre voci, variabili ma probabili: potrebbe esser necessario acquistare del traffico da Google Adsense, potrebbe esser necessario far effettuare operazioni di SEO (promozione sui motori di ricerca), potrebbe esser necessario trovare qualcuno che scriva o gestisca i contenuti per noi, potrebbe esser necessario acquistare nuove licenze per software specifici (sistemi di prenotazione, gestionali, applicativi etc), potrebbe esser necessario effettuare dei cambiamenti sostanziali a causa dell’avanzare della tecnologia (pensate al mondo dei telefonini: 5 anni fa nessuno stimava tale presenza, oggi se non si ha un sito responsive si è tagliati fuori). E così via. Come sapere, quindi quanto ci costerà un sito web? Semplice: nel preventivo che chiederete alla web agency fatevi stimare sia il costo iniziale, sia quello annuale che ogni possibile altro aspetto.

Fare un sito web efficace ha un costo. È impossibile pensare di riuscirlo a fare con il resto del cappuccino della mattina. Se non è chiaro tale punto o se non volete spendere una parte del vostro budget, abbandonate l’idea di fare un sito low cost. Sarebbe probabilmente controproducente.

Disponibilità di tempo.

Scordatevi di avere un sito lasciato così com’è nel tempo. Avere un sito web presuppone che abbiate tempo a disposizione per curarlo. Dovrete rispondere alle eventuali richieste di contatto che vi arriveranno, dovrete caricare i nuovi articoli, nuove foto, nella maggior parte dei casi dovrete aggiornare il blog o la sezione news, dovrete gestire il magazzino, gli ordini etc etc. Siate certi che vi occuperà una parte più o meno sostanziale del vostro tempo. Quanto? Dipende dal tipo di sito e da cosa fa: se per alcuni casi può bastare mezz’ora a settimana, per altri (ecommerce ad esempio) tale tempo può arrivare a 10 ore al giorno. Ecco: se non avete questo tempo o se non avete risorse dedicate a tale mansione, avrete un problema.

Disponibilità tecnica

A parte avere il tempo necessario è indispensabile che abbiate anche le capacità tecniche per gestire il sito. Capiamoci: nel 99% dei casi serve poco; se siete in grado di usare la mail o di usare un programma come Microsoft Word, probabilmente non avrete problemi. Però calcolate anche questo aspetto. Potrebbe esser necessario saper usare un sistema di fotoritocco, potrebbe esser necessario saper leggere i dati di analisi (es. Analytics), potrebbe esser necessario capire alcune dinamiche: nulla di eccezionale anche in questo caso, sia chiaro. Probabilmente dovrete studiare alcuni aspetti o frequentare dei corsi di formazione. Tenete conto.

Gestione

Non parlo solo della gestione tecnica: parlo della gestione successiva alle operazioni scaturite dal sito online.

Pensate al caso di un sito di un hotel: sappiate che ci son delle operazioni da gestire in modo diverso. Se avete un sistema di prenotazione e contemporaneamente avete delle camere in vendita sulle OTA (agenzie di viaggio online, tipo Booking), può accadere che la stessa camera venga venduta contemporaneamente su due parti diverse: sapete come gestire l’overbooking, ad esempio?

Se avete un sito in più lingue, siete in grado di gestire le richieste in tali lingue? Avete il sito in cinese, ad esempio: se vi scrivono da Pechino, siete in grado di dare una risposta?

Avete un ecommerce: avete considerato la gestione del magazzino, delle spedizioni, dei resi?

Avete considerato la possibilità di dover vendere (e fatturare) a paesi extra-cee? E se sì, conoscete la normativa in tal senso?

Penso che si sia capito il punto: aprirsi al mondo intero ha i suoi tantissimi pro e alcuni contro. Considerateli bene per non aver problemi in futuro.

Obiettivi

Ogni sito deve avere uno o più obiettivi misurabili. Ne abbiamo parlato qui: vi esorto a leggere l’articolo, poiché è una delle cose più importanti da considerare prima di partire. E fatelo con attenzione, mi raccomando.

Rischi

Per esperienza questa è la parte più sottovalutata/sottostimata dell’intera analisi. Avere un nuovo sito web ha tantissimi vantaggi potenziali, però può portare a situazioni spiacevoli se non gestite con attenzione. Quali?

Innanzitutto questioni legali: ci sono norme e leggi da rispettare con attenzione: dalla legge sulla privacy a quella sui cookies di navigazione, c’è una legge che impone di mostrare la partita iva in home page per le aziende, ce n’è una che impone di comunicare al proprio comune l’apertura di un negozio virtuale e così via.

Ci sono consuetudini errate che non vanno seguite: le immagini ed i testi, ad esempio, devono essere di vostrà proprità o dovete avere l’autorizzazione ad usarli. Non si possono prendere foto online, per capirci, e metterle nel sito così come fanno in molti.

Ci sono leggi riguardanti l’ecommerce, i resi, le spedizioni, la salvaguardia del consumatore e così via.

Son tante e, soprattutto, cambiano con frequenza. Fate attenzione a rispettarle e a tenervi aggiornati: le multe o le sanzioni potrebbero essere pesanti.

C’è poi l’aspetto della difesa della propria “reputazione”. Aprirsi al web significa accettarne ogni aspetto.

Potreste ricevere recensioni negative, potrebbe esserci tanta gente che parla male di voi, magari a sproposito, potreste ricevere voti negativi di ripicca nei sistemi di reputazione (es. tripadvisor). Può succedere, anche se non ve lo meritate.

Cosa fare per scongiurare tali eventualità? Beh, il consiglio che do è quello di affidarsi ad agenzie con esperienza e chiedere loro. Esistono figure specializzate in tali campi, legali, professionisti che curano la reputazione online delle aziende ad esempio, che potranno affiancarvi ed aiutarvi.

Avrete quindi capito come l’analisi preliminare è un’operazione da non prendere sottogamba. Prestateci attenzione, “perdete” due ore in più all’inizio del progetto per non rimpiargere tale mancanza successivamente. E, una volta fatto tutto, buttatevi, che solo chi non fa non ottiene.

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